Oggi sono passati nove giorni e mi sento di parlarne anche con voi.
Nove giorni fa, per la precisione alle 9:45 di sabato 4 febbraio, la nostra Daisy ci lasciava per sempre.
Ricordo ancora il giorno in cui entrò nelle nostre vite.
Siccome avevamo intenzione di prendere un cane, lunedì 21 aprile la nostra amica Barbara ci accompagnò al canile di Brescia. Purtroppo avendo già una gatta eravamo vincolati nella scelta, quindi cercavamo un cucciolo.
Con Gianni facemmo un giro tra le gabbie dove però vi erano molti cani già adulti. Cuccioli ce n'erano soltanto tre, ed uno era già stato scelto da altre persone. Ma io vidi soltanto lei. I tre cuccioli erano insieme, ma mentre due saltavano e abbaiavano per attirare l'attenzione, lei se ne stava seduta contro il muro, con gli occhi bassi, come se il fatto di trovarsi lì fosse colpa sua.
Chiesi informazioni e mi dissero che, insieme alla sorellina, erano state buttate da un'auto in corsa.
Mi sono sempre chiesta chi può fare una cosa simile, ma purtroppo ne sentiamo ogni giorno di storie simili se non peggiori.
Mi dissero che però avremmo dovuto aspettare almeno tre giorni perché erano arrivate al canile soltanto il giorno prima.
Mi feci promettere che sarebbe stata lei la nostra cucciola, che non l'avrebbero data a nessuno.
Resistetti fino al mercoledì, tornammo per prenderla, ma per problemi burocratici riuscimmo a portarla a casa soltanto giovedì 24.
La chiamai Daisy perché era tutta nera con una stellina bianca sul petto, bianca come una margherita.
Da allora sono passati nove anni; nove anni pieni di affetto, di momenti comici e di giochi, di scarpe morsicate e di palle rincorse. Ma anche di problemi, l'ultimo dei quali è stata la paralisi dello scorso novembre, quando le venne diagnosticato un tumore.
Non volevo vederla soffrire, però mi dissero di provare a curarla con il cortisone e vedere la reazione.
Non ci potevo credere, nell'arco di tre giorni era tornata il cane di prima. Ma fino a quando?
Sabato 4 febbraio abbiamo dovuto decidere noi per lei.
Come le avevo promesso sono stata con lei fino all'ultimo, l'ho
accompagnata nel suo ultimo viaggio parlandole e stringendole la zampa.
Forse qualcuno penserà che era soltanto un cane, ma per noi era parte della famiglia.
Il suo amore per noi era incondizionato.
Qualcuno su FB mi ha segnalato questo breve testo, non so chi l'abbia scritto, ma di sicuro ha vissuto questa esperienza, e desidero condividerlo:
Quando arriverà il giorno in cui sarò malato e debole,
ed il dolore mi impedirà di dormire,
fai allora ciò che deve essere fatto,
l'ultima battaglia non può essere vinta,
sarai triste, ti capisco,
ma non lasciarti fermare dal dispiacere.
Quel giorno, più di tutti gli altri,
il tuo amore e la tua amicizia per me
devono farti sopportare la prova.
Abbiamo passato insieme molti anni belli,
non vorrai vedermi soffrire oltre.
Quando il giorno verrà, per piacere lasciami partire,
accompagnami da qualcuno che mi aiuti ad andare,
e tu resta con me sino alla fine.
Stringimi e parlami, finchè i miei occhi si chiuderanno,
so che con l'aiuto del tempo capirai che ciò che hai fatto è stato un atto d'amore.
Sebbene la mia coda si sia mossa per l'ultima volta mi hai salvato dalla miseria e dal dolore.
Non provare pena per la decisione che hai dovuto prendere,
durante tutti questi anni siamo stati molto uniti, non lasciarti abbattere dal dispiacere.
Il tuo amico a quattro zampe, che ti ringrazia di avergli donato una vita così bella.
Ciao Daisy, non ti dimenticherò mai.
Ma siccome sono stanca di aspettare che il Gigio in questione trovi il tempo per la recensione a quattro mani (del resto i Gigi non si smentiscono mai) ho deciso di scriverla io.
Le cose da dire sarebbero veramente tante, ma una su tutte è scritta sul risvolto di copertina: ...in fondo, ridere è la cosa più erotica che c'è.
Io confesso di aver avuto, a suo tempo, il mio Mr. Grey della situazione (e sono convinta che l'abbiamo avuto tutte), quello bellissimo (almeno ai nostri occhi) e bastardo, che più di così si muore.
Ma poi... un bel giorno è arrivato lui, il Gigio! E quando ci siamo incontrati era un Mr. Gigio, nel senso che era reale ma capace di farmi sognare come il Grey.
Ovviamente poi sono tornata con i piedi per terra e adesso è proprio IL GIGIO! e le caratteristiche ci sono tutte, o quasi.
Chiaramente il tutto è portato all'esasperazione.
Ho letto recensioni abbastanza "piccate" di donne che tengono a precisare che il loro marito è perfetto.
Forse per noi donne un po' più grandi risulta meno difficile vedere le caratteristiche del Gigio nel nostro compagno di vita, perché riusciamo a vederlo con occhi disincantati e posso affermare senza temere di essere smentita, che nessuna di noi fans del Gigio è sposata con Fantozzi o con Homer Simpson.
Comunque il mio Gigio ed io ci siamo fatti delle belle risate leggendo insieme questo libro, anche perché il vero Gigio deve possedere una buona dose di autoironia, altrimenti non c'è gusto.
Concludo ringraziando Rossella Calabrò per averci riportate tutte con i piedi per terra (ove fosse necessario...) perché con molta intelligenza e altrettanta ironia ci ha fatto capire quanto siamo fortunate a NON AVERE un Mr. Grey ma un Gigio vero, che ci fà inc....re (spesso) ma anche ridere!
p.s. - volevo solo dire che una delle mie sbavature preferite è la *27*, leggendola ho pianto... dalle risate!!!